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Quando hanno bloccato me per aver messo la foto nuda del David (di Michelangelo) non c'è stato tutto questo polverone. Sono piattaforme di socializzazione di forma privata. Almeno lo erano. Hanno delle regole, che nessuno legge, ma che tutti sottoscriviamo al momento dell'iscrizione. non ci poniamo il problema di cosa i proprietari possano fare o non fare con i nostri (loro) contenuti. Ci scandalizziamo per Immuni ma postiamo (io no) foto e video dei nostri figli. Ossessionati dalla condivisione delle nostre vite. Per farla breve, se uno viene in casa tua e comincia a spaccare tutto, poi chiama i suoi amici e li invita a spaccare tutto con te, che fai? lo cacci di casa o gli consenti di continuare?

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La portata delle azioni di Trump e il potere dei social sono entrambi fenomeni inediti, e sostanzialmente fuori controllo. Entrambi si sono serviti a vicenda per aumentare la propria popolarità. Servirebbe che i meccanismi di convivenza sociale (come autocontrollo degli individui, e/o norme) adottassero contromisure super partes. Del resto, i social non sono entità pubbliche: essere su twitter (come su ogni altro social) non è un diritto sancito per legge, tantomeno un dovere: se ti iscrivi metti in conto di sottostare alle sue regole. E di dover uscire, quando non ti piaceranno più.

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La penso come Pigi Battista. In America non c’è più un antitrust che smantelli i monopoli come avviene con la At&t. E i monopoli sulla informazione, che proibiscono a qualcuno di esprimersi sono i più pericolosi. È facile essere tolleranti con gli amici!

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Ho l'impressione che se ci fossero state tutte queste persone che si indignano per il ban a Trump quando c'era Hitler quest'ultimo avrebbe vinto alla grande

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