Va premesso che I Decreti del Presidente del consiglio, al pari dei Decreto ministeriali, sono atti amministrativi e non leggi. Come tali possono contenere anche mere raccomandazioni. L'equivoco, comprensibile, è ingenerato dal fatto che il Governo Conte 2 ha deciso, in spregio alla gerarchia delle fonti, di utilizzare il DPCM come fosse una legge, quando invece gli atti amministrativi possono solo derivare da norme di legge, ma non possono autonomamente promuoverle.
Così, per assurdo, è più facile che sia l'opposto: che sia illegittimo un DPCM che si comporta come una legge, in assenza di delega normativa, piuttosto che quello che contiene mere raccomandazioni
Ciao Antonio, sono d'accordo, avevo fatto più di un pezzo su questo. La premessa è che non si possono violare o limitare le libertà personali (articolo 13 Costituzione) con un atto amministrativo. D'altra parte io parlo in tutto il post di diritto e di atto giuridico come il dcpm è (atto giuridico che esprime norme di rango secondario). Il problema è che in quei due punti del testo Conte fa forti raccomandazioni, ma in tutto il resto del testo fa limitazioni alla libertà persona e ai diritti fondamentali costituzionali italiana attraverso un atto amministrativo, in spregio alla riserva assoluta di legge. Il punto è che quando lui esprime forti raccomandazioni, nessuno può portare quella norma di fronte al giudice e renderle giustiziabile, quando lui esprime prescrizioni un avvocato può prendere quella norma e lamentare di fronte al giudice la violazione della riserva di legge. Non potevo fare un pezzo così lungo, ma ci sto pensando. Grazie della sollecitazione, molto interessante.
Ma guarda un po' se mi tocca difendere Conte!
Va premesso che I Decreti del Presidente del consiglio, al pari dei Decreto ministeriali, sono atti amministrativi e non leggi. Come tali possono contenere anche mere raccomandazioni. L'equivoco, comprensibile, è ingenerato dal fatto che il Governo Conte 2 ha deciso, in spregio alla gerarchia delle fonti, di utilizzare il DPCM come fosse una legge, quando invece gli atti amministrativi possono solo derivare da norme di legge, ma non possono autonomamente promuoverle.
Così, per assurdo, è più facile che sia l'opposto: che sia illegittimo un DPCM che si comporta come una legge, in assenza di delega normativa, piuttosto che quello che contiene mere raccomandazioni
Ciao Antonio, sono d'accordo, avevo fatto più di un pezzo su questo. La premessa è che non si possono violare o limitare le libertà personali (articolo 13 Costituzione) con un atto amministrativo. D'altra parte io parlo in tutto il post di diritto e di atto giuridico come il dcpm è (atto giuridico che esprime norme di rango secondario). Il problema è che in quei due punti del testo Conte fa forti raccomandazioni, ma in tutto il resto del testo fa limitazioni alla libertà persona e ai diritti fondamentali costituzionali italiana attraverso un atto amministrativo, in spregio alla riserva assoluta di legge. Il punto è che quando lui esprime forti raccomandazioni, nessuno può portare quella norma di fronte al giudice e renderle giustiziabile, quando lui esprime prescrizioni un avvocato può prendere quella norma e lamentare di fronte al giudice la violazione della riserva di legge. Non potevo fare un pezzo così lungo, ma ci sto pensando. Grazie della sollecitazione, molto interessante.