Il nuovo decreto sicurezza licenziato dal governo piace praticamente solo alla maggioranza. I giuristi hanno denunciato il ricorso, ancora una volta, alla decretazione d’urgenza. Ma poi c’è il merito del nuovo pacchetto sicurezza, che la giunta dell’Unione delle Camere Penali, per esempio, considera una vera iattura. Vediamo perché.
Sul tema segnalo anche l’intervista che ho fatto al professor Emilio Santoro dell’Università di Firenze:
ROMA (Public Policy) – “Il nuovo decreto Sicurezza è figlio della schizofrenia”, dice a Public Policy Emilio Santoro, filosofo del Diritto e professore ordinario all’Università di Firenze. “Introdurre in 19 articoli nuovi reati, nuova custodia cautelare – perché prevediamo un aumento dei casi di arresto in flagranza in molti casi – e un aumento della durata delle pene aumenta sicuramente l’ingresso in carcere. Il problema è che non si fa niente sostanzialmente per aumentare le uscite. Come se tutto questo non influisse sui problemi del sovraffollamento, i suicidi, l’autolesionismo in carcere. Come se le due cose fossero sconnesse”. Oltretutto, osserva Santoro, “molti di questi reati continueranno a portare in carcere persone che vivono ai margini della società e che hanno problemi psichiatrici”.