Lo stato di salute del fumetto italiano
Sono stati presentati oggi a Lucca i risultati di una ricerca dal titolo “L’Italia a nuvolette. Indagine sulla filiera del fumetto in Italia”.
Lo studio contiene diversi passaggi interessanti, uno ahimé riguarda il riconoscimento economico del lavoro creativo:
“Solo il 31,29% dei creatori che hanno partecipato all’indagine si sostiene con la sola attività lavorativa nel fumetto, mentre la maggior (68,71%) parte è costretta a svolgere molte diverse attività lavorative anche in ambiti diversi da quello del fumetto. Il 42,2% dei partecipanti guadagna meno di 5mila euro netti all’anno dal lavoro nel fumetto e comunque il 73,26% non raggiunge un reddito di 15mila euro netti. Il 70% si è trovato a rifiutare proposte di pubblicazione a causa dell’inadeguatezza e insostenibilità dei contratti e compensi proposti”.
Il lavoro è stato realizzato dall’Unità di Ricerca LYNX (Center for the Interdisciplinary Analysis of Images, Contexts, Cultural Heritage) della Scuola IMT Alti Studi Lucca insieme alla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, co-finanziatrice del progetto, e ai partner: Lucca Crea, IIT-CNR di Pisa e MeFu - Mestieri del Fumetto.