La battaglia sulla separazione delle carriere dei magistrati sta per entrare nel vivo. I comitati per il SI e per il NO si stanno organizzando, anche a colpi di testimonial eccellenti.
Già adesso giornali, tv, radio e social sono pieni di interviste e prese di posizione a favore o contro la separazione delle carriere e ancora una volta l’avrà vinta chi la saprà raccontare meglio.
E per “raccontarla meglio” intendo anche la capacità di non farsi ingabbiare nella strategia retorica dell’avversario.
Per ora però il problema principale mi sembra che sia un altro: far capire di che cosa stiamo parlando all’elettorato, che difficilmente si mobiliterà come avvenuto in altri frangenti (la guerra, per esempio).
Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Izi, istituto che si occupa di metodi, analisi e valutazioni economiche, la maggioranza degli elettori (il 57,8 per cento) ammette di non sapere di che cosa si tratti.









