Il trasversale Zaia
Talvolta penso che sarebbe interessante pure scrivere un libro, non tanto e non solo su di lui, ma su Zaia e il Veneto
La figura di Luca Zaia mi interessa giornalisticamente molto. Talvolta penso che sarebbe interessante pure scrivere un libro, non tanto e non solo su di lui, ma su Zaia e il Veneto. A prescindere peraltro dal suo futuro politico. Certo, se a un certo punto la prospettiva fosse quella di una carriera da leader nazionale, le cose cambierebbero, ma alcuni fenomeni politici sono interessanti e vanno studiati fin dall’inizio.
Matteo Renzi ho cominciato a raccontarlo quando era soltanto il sindaco di Firenze. Altri lo hanno studiato e scoperto solo una volta arrivato a Palazzo Chigi.
Il giornalismo politico dovrebbe riscoprire il fascino del racconto sul lungo periodo, non limitarsi a fare il rullo di notizie (o non notizie), perdendo visione, prospettiva e approfondimento.
Comunque, studiando il “caso Zaia” e parlando con molte persone, ho sentito ripetere spesso dai veneti – persino dagli avversari – la frase che “Zaia è uno di noi”. Una trasversalità così marcata è importante, preziosa, per un leader.
“Zaia è un grande comunicatore, molto presente sul territorio. Ha le caratteristiche del vecchio politico, sa interpretare in modo naturale un senso comune che è diffuso tra la popolazione veneta”, mi ha detto di recente l’ex segretario del Pd Veneto Paolo Giaretta, che pure non è affatto tenero nei confronti di Zaia: “Quando ha fatto quell’orribile dichiarazione, di cui poi si è un po’ scusato, quella sui cinesi che mangiano i topi vivi, ha dato voce a una favola che si sente in tutti i bar del Veneto. In molti hanno detto: ecco, lo dice anche lui, ha ragione”. Insomma, il racconto di Zaia – politico e non solo – osserva Giaretta, “sta nelle corde profonde di una parte della popolazione veneta”.
Lo studio dei flussi elettorali del Veneto, a firma dell’Istituto Cattaneo, dà conto numericamente di questa trasversalità: a Venezia, il 18 per cento degli elettori del Pd alle Europee del 2019 si è spostato su Zaia alle elezioni regionali del 2020, mentre a Padova la percentuale è del 21. Due casi significativi, che rientrano nell’analisi complessiva del fenomeno Zaia.
Ho inaugurato una rubrica di consigli non richiesti. Un libro, una matita, un film, un quaderno, un videogioco, un articolo.
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