I taxi di Salvini
Oggi Benedetto Della Vedova, in un’intervista al Tempo, spiega perché Matteo Salvini ha usato i referendum sulla giustizia del 12 giugno come un taxi:
“La Lega ha il merito di averli promossi, ma ora sono spariti: non ne stanno facendo una priorità. Il Salvini garantista è durato poco, temo: si torna al Salvini garantista di sé stesso e per gli amici, ma manettaro per gli altri, in particolare per gli stranieri”.
È vero. La Lega ha raccolto le firme insieme ai Radicali, ma poi si è accorta che il tema della giustizia - con tutte le storture connesse - è impopolare. Peggio: suscita indifferenza. E per la politica non c’è niente di più repellente di ciò che suscita sentimenti contrastanti. Anche le issues si amano o si odiano. Così però ci perdiamo per strada ciò che è rilevante per la vita di tutti, anche se sembra apparentemente “noioso”.
Io capisco che gli ultimi due anni siano stati complessi. Prima la pandemia, ora la guerra. Capisco la necessità del disimpegno. Ma l’entertainment lasciatelo a Netflix (sempre che ancora ci sia qualcosa da vedere: a parte Stranger Things, beninteso).
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