I dolori del giovane (nuovo) Pd
Lunedì scorso c’è stata una lunga e accesa direzione del Partito Democratico. A leggere i giornali sembra che il Pd sia a un passo da una nuova scissione, ma in realtà le cose sono più complesse di come appaiono.
La puntata delle “Pecore Elettriche” può essere ascoltata anche qui.
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#QualePDtour
Ieri c’è stata la decima presentazione di “Quale Pd” (a Bergamo con Giorgio Gori, la foto qua sotto è di Francesco Alleva) in due settimane e devo dire che sono contento del dibattito che il libro sta alimentando, grazie anche al contributo dei relatori delle presentazioni, sempre molto attenti e puntuali.
Come ho avuto modo di spiegare, ”Quale Pd” non è un libro su Elly Schlein ma sul Pd. Alcune considerazioni sul lavoro che ho svolto mi fanno molto piacere. Andrea Orlando, alla presentazione di Firenze, ha detto che il libro potrebbe essere uno dei documenti per una futura vera costituente (costituente che durante il congresso non è stata realizzata); Paolo Fontanelli ha detto che il libro dovrebbe essere letto dai dirigenti del Pd, non importa di quale corrente essi siano; Alessio Ciampini a Livorno ha detto che questo libro “è il congresso del Pd”, perché riempie un vuoto di discussione e analisi politica.
C’è chi lo considera una seduta di psicanalisi collettiva del Partito Democratico. In effetti, mentre lo scrivevo, avevo anche io questa sensazione.
Il libro insomma è uno strumento di lavoro. Per quanto mi riguarda, come giornalista, sono già contento così.
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Ci vediamo a Bologna e a Ferrara!
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Persuasione
Siccome stare fermi è ontologicamente impossibile, almeno per me, vi segnalo l’uscita di questo prezioso volume a cura della professoressa Benedetta Baldi, pubblicato da Mimesis edizioni. Al suo interno anche un mio capitolo dedicato alla manipolazione politica.