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Ho ascoltato la diretta Facebook di Salvini di ieri sera. Dura diciannove minuti ma bastano i primi cinque (sbobinati qui sotto) per capire che i casi sono due: o c’è ignoranza o c’è malafede.
Ho ascoltato la diretta Facebook di Salvini di ieri sera. Dura diciannove minuti ma bastano i primi cinque (sbobinati qui sotto) per capire che i casi sono due: o c’è ignoranza o c’è malafede.
“Buonasera. Eh, buonasera... Facile a dirsi buonasera. Facciamo meglio, va: ben ritrovate e ben ritrovati, amici. Lo sapevo, lo sapevo che ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe provato a negare l’evidenza. E avrebbe fatto quello che i professoroni, qualche politico straniero come Macron o come la Merkel o quale solone italiano si aspettava: liberare quella povera donna che ha solo provato ad ammazzare 5 militari italiani. Non ho parole. Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in italia? Cosa bisogna fare per finire in galera in italia? Mi vergogno di chi permette che in questo paese arrivi il primo delinquente dall’estero e nel nome delle sue idee politiche disubbidisca alle leggi e metta a rischio la vita di alcuni militari italiani che stanno facendo il loro lavoro. Mi sono andato a rileggere le parole di quei finanzieri che quella notta di pochi giorni fa hanno rischiato di finire schiacciati ammazzati sulla banchina del porto di Lampedusa, dopo aver detto una, due, tre volte ‘alt’ alla nave della Sea Watch. Non una: una, due, tre volte ‘fermi’. ‘Fermi’. Vorrei capirei questo giudice che ha liberato questa criminale a questo punto cosa fa. Se stasera una pattuglia dei carabinieri o della polizia intima l’alt a una macchina su una strada italiana a questo punto chiunque è legittimato a tirare dritto? Anzi, non solo a tirare dritto, ma a speronare la pattuglia dei carabinieri o della polizia? Pessimo segnale. Pessimo segnale, signor giudice. Pessimo segnale, signor giudice. Se qualche giudice vuole fare politica - l’abbiamo detto siamo in democrazia - si toglie la toga, si candida in parlamento con la sinistra e cambia le leggi che non gli piacciono. Non siamo un paese civile se si sovrappongono politica e magistratura, magistratura e politica. No. Ripeto. In questo caso non c’è stato solo l’ignorare il no all’ingresso nelle acque italiane del ministro salvini, del ministro Toninelli, e del ministro trenta. Non si sono solo ignorate le indicazioni della capitaneria di porto, della guardia costiera, della guardia di finanza. No, si è deliberatamente rischiato di uccidere 5 ragazzi in divisa italiani che in mare stavano facendo il loro lavoro. E cosa si risolve, in una pacca sulla spalla? Magari la giudice si è bevuta pure un bicchier di vino con la signorina che si è detta ricca, bianca, tedesca, magari un po’ annoiata, e quindi legittimata a fregarsene delle leggi di uno stato? E poi ci sentiamo pure fare la morale da qualche politico tedesco, da qualche politico francese, di quelli che hanno passato giorno e notte per spartirsi le poltrone della prossima commissione europea. Se qualcuno pensa che io molli ha sbagliato a capire. Se qualcuno pensa che io mi fermi ha sbagliato a capire. Ancora oggi pomeriggio ci siamo ritrovati con tutti i tecnici e gli esperti al ministero dell’Interno per valutare come fermare altre navi complici degli scafisti che anche in queste ore sono in navigazione nel mar Mediterraneo. Basta, basta. L’abbiamo visto anche oggi con gli arresti a Lodi in Lombardia di gente che si diceva ‘onlus cooperativa’. Loro sono buoni, accolgono i migranti, perché sono generosi, perché sono cristiani, perché sono accoglienti... Cazzate. Perché ci guadagnano un sacco di soldi. Chi finanzia queste ong? Chi c’è dietro? Eh dai ragazzi, ormai l’abbiamo capito che è un tentativo di cancellare sovranità, leggi, diritti, dignità. Io non mollo. Anzi da domani ancora più determinato a far rispettare i confini del nostro paese che sono sacri, le leggi, le regole, la civiltà, l’onore, la dignità, il buonsenso, il buon gusto...”.