Beppe Conte, il passante della storia, è ormai in forma smagliante. Si concede persino il lusso di perculare il Partito democratico per la scelta di allearsi con l’ex capo politico del M5s, Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri, artefice di una scissione che ha portato via al M5s oltre sessanta parlamentari, vale pochissimo nei sondaggi e forse riuscirà a far eleggere se stesso e poco altro.
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